Non serve essere un Geologo o avere uno Studio Geologico, per capire certe cose, ve lo dico subito.
Premessa doverosa: le
foto non sono il mio forte. Pensandoci bene ho seri problemi con
tutte le arti grafiche, ma non è questo il momento, nè il luogo (si
dice così, no?! Ndr), per parlarne.
Proverò allora a
spiegare quello che succede.
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Foto 1 - Idrogeologia e buonsenso |
Siamo a Montevile,
ridente zona residenziale collinare, che collega i rilievi di
Perugia, con la sottostante piana del Tevere, verso Ponte S.
Giovanni.
Quello che si sta
verificando è un, fortunatamente limitato, esempio delle tipiche
problematiche idrogeologiche a cui l'Umbria e tutta Italia in genere
sono ordinariamente sottoposte.
Stamattina piove: non
troppo e nemmeno troppo poco. Dai dati meteo, all'ora del mio
passaggio (e quindi dello scatto) dovrebbero essere caduti, cumulati,
circa 5mm d'acqua (in tre ore).
La strada come si vede nelle foto (almeno me lo auguro. ndr) è in buona pendenza, facciamo circa 20°
massimo, incatramata, dotata di una cunetta laterale. Qui sta il
principale dei problemi: ossia, il primo, diciamo così. Infatti la
cunetta è poco profonda, le acque meteoriche, che in condizioni
morfologiche come quelle accennate, ruscellano con facilità, l'hanno
riempita completamente (foto1). A questo si aggiunge, problema di primo
piano, che la cunetta è piena di detriti, lì trasportati dalle
precipitazioni stesse, e frutto di anni ed anni di incuria e mancata
manutenzione. Prima soluzione, dunque, approfondimento della cunetta
(di una decina di centimetri, non di più, per dire. ndr) e poi,
soprattutto, manutenzione continua e periodica. E per "periodica"
intendo non una volta all'anno, ma una volta alla settimana, o almeno
dopo ogni evento piovoso importante.
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Foto 2 - Idrogeologia e buonsenso |
Secondo questione
riguarda la foto
2: qui la
problematica è a monte (e non perché le acque è da lì che
vengono. ndr), la questione riguarda la progettazione. La strada
infatti, nel suo tracciato discendente, fa un secco tornante verso
destra. Come non progettare di intubare la cunetta e permette
all'acqua di fluire sottostrada? E invece no: le acque scendono e più
o meno in corrispondenza della curva (anzi poco prima: come
presumibile infatti, è là che si è assommata la gran quantità di
detriti. ndr), attraversano, allagandola, tutta la carreggiata,
portandosi dietro ogni cosa (foto3 e foto4). Le ruote della automobili faticano a far
grip, e tra poche ore se non smette di piovere la strada sarà
impraticabile, come poco più di una settimana fa (quando è accaduto
un evento analogo. ndr). L'aspetto più curioso, è che in realtà
dopo il tornante la cunetta continua, dall'altro lato a valle, ma
senza esser collegata allo strappo di monte: la soluzione, non
sarebbe nemmeno da aggiungerla, ma basterebbe far passare cinque
metri di tubo in pvc sotto la carreggiata e collegare i due tratti
dell' "opera di smaltimento acque", o per lo meno, far
continuare la cunetta anche intorno al raggio del tornante.
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Foto 4 - Idrogeologia e buonsenso |
Detto ciò, per dire due
cose. Per primo, che la geologia (s.l.), come la fisica e la chimica
e la matematica, è intorno a noi, e riguarda cose anche stupide: non
stiamo parlando infatti di situazioni paradossali o problemi
giganteschi con soluzioni faraoniche; si tratta semplicemente di una
strada che faccio per andare al lavoro, esattamente una come le
vostre. In secondo, ed è la vera questione, riguarda 'sto Paese,
bellissimo ed amatissimo, ma amministrato e gestito da emerite teste
di cazzo. E' banale dirlo, ma noi siamo campioni del mondo di
prevenzione postuma, che in quanto ossimoro, non serve a niente.
Tutte le volte che succede qualche evento naturale, si invocano
grandi opere, benedizioni, Maya, malgoverni e invettive, promesse e
promossi: tutte cose che sembrano distanti anni luce dal concreto, ma
che "risolverebbero i problemi, se solo ci fossero i fondi".
Senza aprire un folle dibattito su dove reperirli quei fondi, vorrei
dire che certe volte (e sottolineo "certe volte")
basterebbe gestitre bene e sistemare quello che già c'è, senza
sperperi di denaro e senza cassandrismi dell'ultimissima ora (anzi
"certe volte", anche più tardi. ndr).
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Foto 3 - Idrogeologia e buonsenso |
Ma in questo paese, che
allieta i sensi con le sue bellezze, dimentica troppo spesso di
soddisfare il "senso pratico"...e certe volte anche quello
"di colpa", per dire.
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